Per chi non riesce a digerire il lattosio, per chi ha dovuto dire troppi “no”!

Alzi la mano chi, almeno una volta, ha trattenuto una lacrimuccia di fronte a un “no” detto a una bella pizza napoletana, a un gelato con gli amici, a una gita con degustazione al caseificio in montagna.

Tutta colpa dell’intolleranza al lattosio. Ma di cosa si tratta esattamente? E davvero non c’è nulla da fare per poter gustare tutti quei cibi buonissimi che contengono lattosio? L’intolleranza è data dall’incapacità dell’organismo di digerire completamente il lattosio presente nel latte e nei suoi derivati, a causa di una carenza o assenza dell’enzima lattasi. Il grado di intolleranza è proporzionata alla quantità di lattosio ingerito e al tipo di intolleranza.

L’intolleranza al lattosio può essere genetica primaria, transitoria o congenita e presenta sintomi diversi. Quelli intestinali provocano nausea, gonfiore, meteorismo e flatulenza, alternanza tra diarrea e stitichezza, coliche, crampi e dolori addominali. Quelli sistemici possono avere come conseguenza mal di testa, spossatezza ed eruzioni cutanee.

Come si diagnostica e come si tratta l’intolleranza al lattosio?

L’intolleranza al lattosio può essere diagnosticata tramite il breath test (test del respiro), che analizza in maniera non invasiva l’aria espirata dal paziente prima e dopo la somministrazione di una dose di lattosio, e il test genetico, che analizza in maniera mirata il DNA del paziente, alla ricerca del gene che esprime e produce l’enzima lattasi, scongiurando o conclamando l’origine genetica o l’eventuale predisposizione all’intolleranza.

In caso di intolleranza al lattosio potrebbe essere necessario apportare alcune correzioni all’alimentazione, ovvero eliminare temporaneamente o definitivamente dalla dieta tutti le fonti di lattosio o scegliere delle alternative come latti delattosati (ossia predigeriti e privi di lattosio) o prodotti caseari arricchiti di Lactobacillus acidophilus (produttore di lattasi).

Ma c’è una nuova soluzione e si chiama Digestyl Lact

Il team scientifico di Alta Natura ha formulato un integratore alimentare a base di lattasi che migliora la digestione del lattosio nei soggetti che lo mal digeriscono. La proteina usata a scopo terapeutico è quella derivata dalla fermentazione di Aspergillus.

Se è vero che la lattasi migliora la digestione del lattosio in individui con difficoltà a digerirlo, la condizione necessaria per stare bene riguarda la dose di lattasi: in ogni capsula di Digestyl Lact è presente 150 mg di lattasi, con un potere enzimatico di 15.000 FCC ALU (la quantità minima necessaria per il nostro organismo è di 4.500 FCC ALU) e con un’efficacia di digestione fino a 450 ml di latte vaccino (circa 22,5 g di lattosio).

Le capsule sono gastroresistenti per superare indenne il pH acido dello stomaco e si caratterizzano per la velocità di rilascio e la rapida comparsa degli effetti. Basta assumere una pastiglia subito prima dell’inizio del pasto contenente lattosio, in rapporto alla quantità di lattosio assunta.

Pronti per riscoprire il piacere del lattosio? Visita il sito Alta Natura o i punti vendita più vicini a te!

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